TIR a idrogeno

Una società canadese (CHEC Ltd) ha realizzato e commercializzato un sistema di alimentazione mista diesel-idrogeno per mezzi pesanti. L’idrogeno viene prodotto durante la marcia del veicolo e pertanto non necessita né di sofisticati impianti di purificazione, compressione e stoccaggio, né di fermate per rifornimento presso stazioni di servizio specifiche. Il risparmio di carburante fossile si aggira intorno al 10%.

Considerando che un mezzo pesante consuma migliaia di euro al mese di carburante, i vantaggi economici sono immediati. Il prezzo dell’apparecchio varia dai 4.000$ ai 14.000$ (a seconda delle dimensioni del motore) e pertanto un risparmio di 500$ al mese (caso tipico) permette di ripagarlo in tempi ragionevoli.

Oltre al vantaggio economico, ci sono miglioramenti nelle prestazioni del motore: l’idrogeno brucia velocemente e migliora la combustione del gasolio, sprigionando maggiore energia a parità di carburante utilizzato. Questo garantisce un incremento di potenza e coppia nel motore.

E se tutto questo non bastasse, la combustione migliorata permette un abbattimento delle emissioni inquinanti.

Considerando che in Italia il trasporto su gomma copre una fetta rilevante dell’intero mercato dei trasporti, cosa aspettano i nostri autotrasportatori? O forse loro lo sanno ma non vogliono diffondere la buona notizia?
E che cosa aspettano Fiat, Mercedes, Volvo, Scania, Renault e tutti gli altri produttori di veicoli commerciali a installarli di serie (innescando una economia di scala che ridurrebbe fortemente il prezzo di ogni unità)?

Riferimenti: CHEC HFI, Slashdot, Wired