Energia dai gradienti termici marini

Una promettente tecnologia per la generazione di energia da fonti rinnovabili è quella messa a punto da una società statunitense, la Sea Solar Power, con sede in Pensylvania. Il principio di funzionamento è noto fin dal 1881 ed è opera di uno scienziato franccese, Jacques Arsene D’Arsonval; si tratta infatti di una pompa di calore che sfrutta il calore immagazzinato negli oceani.

Gradienti termici marini
La turbina viene mossa da un gas comunemente utilizzato negli impianti di raffreddamento, che ha una temperatura di ebollizione piuttosto bassa se portato alla giusta pressione. L’acqua calda della superficie marina scalda il gas e lo porta ad ebollizione nell’evaporatore; il vapore prodotto aziona la turbina che poi muove il generatore elettrico. A questo punto, l’acqua più fredda pescata in profondità raffredda il vapore e lo fa condensare nel condensatore. Il gas condensato ritorna nell’evaporatore ed il ciclo ricomincia.

Poiché l’acqua marina viene deossigenata, per evitare la crescita di microorganismi incrostanti, durante il processo viene prodotta una significativa quantità di vapore acqueo. Questo vapore, se condensato, può costituire una sorgente di acqua potabile. Quindi, oltre alla generazione elettrica, si ottiene anche acqua potabile come sottoprodotto.

Gli studi fatti indicano che il costo dell’elettricità prodotta con questo metodo dovrebbe essere paragonabile a quella prodotta con sistemi tradizionali: gas, nucleare, carbone. Inoltre, il sistema permette di sfruttare appieno l’energia che viene dal sole e che resta immagazzinata nel mare. Non viene descritto l’impatto ambientale di questo genere di impianti; il loro effetto è quello di raffreddare le acque superficiali e riscaldare quelle profonde. Probabilmente avranno solo un effetto positivo sull’ambiente, visto che le masse oceaniche sono già oggi troppo calde a seguito delle variazioni climatiche degli ultimi decenni.

A quanto sembra, un primo prototipo verrà realizzato nei prossimi anni in un paese della fascia tropicale, più adatto a questo tipo di impianti per via delle maggiore esposizione al sole. Un impianto del genere potrebbe dare risultati validi anche nelle nostre regioni insulari, grazie alla elevata temperatura superficiale del Mediterraneo; potrebbe inoltre fornire acqua potabile a territori storicamente “assetati”. Ma forse è troppo bello perché possa avverarsi.

Riferimenti: Sea Solar Power, Pure Energy Systems News, Slashdot