Ambientalisti pro-nucleare

NuclearePatrick Moore, uno dei fondatori di Greenpeace dichiara che l’opposizione all’energia nucleare iniziata 30 anni fa è stata un errore. Il nucleare veniva associato alla bomba atomica e alle possibili conseguenze di una guerra atomica o di un incidente in un impianto civile. Questi spettri hanno per anni alimentato l’opposizione al nucleare anche per usi pacifici. In realtà , oggi esiste uno spettro ben peggiore, che è quello delle variazioni climatiche mondiali. Ma mentre i disastri atomici erano probabili, la catastrofe climatica è certa, se non si cambia rotta.
Oggi le circa 600 centrali a carbone statunitensi producono circa il 10% delle emissioni globali di CO2, il principale gas serra. Inoltre, nelle miniere di carbone muoiono oltre 5000 persone all’anno, oltre all’accertata radioattività emessa dalle centrali a carbone.

L’auspicio di Moore è per l’utilizzo di fonti rinnovabili come il sole, le maree, i venti e il geotermico; ma fino a quando queste fonti non saranno in grado di soddisfare il nostro fabbisogno energetico, il nucleare resta la fonte di energia più pulita e sicura. L’unico grave incidente nucleare civile della storia è quello di Chernobyl, ma quello era un disastro in attesa di scatenarsi, viste le deficienze della struttura e le azioni errate da parte degli operatori.
Il cambio di direzione da parte di uno dei più fieri oppositori del nucleare fa ben sperare nella nascita di una coscienza ambientale piè realistica e pragmatica e meno utopistica; oggi non è possibile sostenere i nostri stili di vita senza energia e la produzione di energia richiede di assumersi dei rischi: da una parte quelli finora scarsi del nucleare, dall’altra la catastrofe climatica certa.
Con il petrolio oltre i 70 dollari al barile speriamo sia giunto il momento di un cambio di rotta anche nel panorama italiano; dipendiamo completamente dall’estero per il nostro fabbisogno energetico e siamo soggetti ai capricci dei nostri fornitori (Russia, Libia, paesi mediorientali, ecc.). Cos’altro deve accadere per farci risvegliare?

Fonti: Washington Post