Microreattori per biodiesel

Un gruppo di ricercatori di Oregon State University sta studiando un processo innovativo per la produzione di biodiesel a partire da oli vegetali. Il procedimento attuale richiede un catalizzatore e grandi vasche in cui tenere i reagenti per diverse ore. Alla fine del processo si producono alcuni prodotti di scarto con costi di purificazione e smaltimento non irrisori.
Il nuovo processo, invece, utilizzando tecniche di miniaturizzazione spinta elimina i tempi lunghi e forse potràeliminare anche l’uso di catalizzatori. Questi reattori potrebbero essere impiegati direttamente dagli agricoltori per trasformare parte del proprio raccolto in carburante per i propri fabbisogni.

Oltre alla rivoluzione tecnologica, si tratta di un radicale mutamento organizzativo; la produzione di combustibile, anche di quelli amici dell’ambiente viene fatta in poche grandi strutture centralizzate che quindi possono stabilire le regole del mercato ed essere facile preda delle grandi aziende petrolifere che non vedono di buon occhio l’erosione del proprio mercato.
I microreattori oggetto della ricerca possono essere combinati in batterie installabili in qualsiasi azienda agricola, dando luogo ad un processo produttivo decentralizzato e vicino al luogo di impiego. Questo garantisce un risparmio sui costi di distribuzione e un modello economico decentralizzato e non soggiogabile agli interessi di pochi; talmente bello che forse non vedràmai la luce.

Riferimenti: OSU News, Slashdot, Forbes, Goran Jovanovic 1, 2