Biodiesel dalla fogna

Una società neozelandese, Aquaflow Bionomic, ha prodotto un primo campione di biodiesel seguendo un processo innovativo. Gli scarichi domestici che finiscono nei grandi depuratori sono ricchi di nutrienti e danno luogo ad un grande sviluppo di alghe nelle vasche per il trattamento delle acque reflue. Queste alghe costituiscono un problema per gli impianti e sono maleodoranti. Aquaflow Bionomic ha messo a punto un processo per estrarre grassi da queste alghe che poi vengono convertiti in biodiesel. La rimozione delle alghe contribuisce inoltre a rendere più pulite le acque che i depuratori rilasciano nell’ambiente.

Dopo una prima fase sperimentale per mettere a punto i processi produttivi, la società conta di arrivare a produrre entro il prossimo aprile circa 1 milione di litri di biodiesel all’anno a partire da un solo impianto di depurazione.
Proviamo a fare alcuni calcoli: ipotizzando un consumo di circa 17 Km/l per le vetture attuali e una percorrenza media di circa 30.000 Km/anno, un simile volume di biodiesel potrebbe soddisfare olte 500 automobilisti. O, in alternativa, ipotizzando un consumo di circa 2.000 lt/anno di gasolio, potrebbe riscaldare circa 500 abitazioni. Cifre sicuramente interessanti, dal momento che si tratta di energia rinnovabile e non dipendente da stati esteri.

Riferimenti:
Scoop, newstech, The New Zealand Herald