Euro e petrolio

Siamo alle solite: il petrolio ha superato abbondantemente i 100 dollari al barile e contemporaneamente l’euro si è rafforzato sul dollaro, superando nettamente quota 1.50. Senza perdere un istante, le compagnie petrolifere hanno ritoccato (modo simpatico per dire aumentato) i prezzi di benzina e gasolio alla pompa. Si pongono subito due domande:

  1. la quotazione odierna del petrolio si ripercuote sugli acquisti che le compagnie petrolifere faranno in un futuro non immediato, dell’ordine dei 30 giorni; la benzina che acquistiamo oggi alla pompa deriva da petrolio acquistato diversi giorni addietro, con prezzi decisamente inferiori. E allora, perché l’aumento di costo della materia prima viene immediatamente riportato sul prodotto finito quando intercorrono svariati giorni tra acquisto e vendita? O, in altri termini, per quale motivo tale immediatezza nei ritocchi non si verifica anche qualdo il prezzo del petrolio cala?
  2. Il petrolio si acquista in dollari e pertanto le compagnie italiane devono prima acquistare i dollari (pagandoli in euro) e con questi acquistare il petrolio; visto che l’apprezzamento del petrolio in dollari e dell’euro sul dollaro sono pressoché equivalenti, il prezzo finito in euro del barile di petrolio dovrebbe essere rimasto sostanzialmente stabile o comunque aver subito un aumento molto inferiore a quello che i petrolieri vogliono farci credere. E allora, per quale motivo l’euro forte rappresenta sempre e solo un problema per le esportazioni e mai un vantaggio per le importazioni?

Il sospetto è che qualcuno voglia far leva sulla buona fede dei molti per incrementare i profitti. La cosa grave è che anche lo Stato si trova una posizione di conflitto di interessi (locuzione molto di moda in questi tempi) in quanto dovrebbe difendere i cittadini ma si trova ad incassare fiumi di denaro derivanti dalle imposte sui carburanti. E allora mi sembra proprio ridicola la figura di Mister Prezzi o la riduzione di 1 o 2 centesimi sulle accise che dovrebbe scattare in questi giorni.