I Cinesi censurano anche Wikipedia

È di qualche giorno fa la notizia che le autorità cinesi hanno bloccato l’accesso a Wikipedia. Giusto alcuni giorni prima, Microsoft aveva chiuso il blog di un dissidente cinese. Secondo alcune fonti, la decisione sarebbe partita dai vertici di Microsoft per “rispettare le leggi cinesi”. La vera motivazione è che Microsoft, come pure tutte le aziende e i governi del resto del mondo, sono disposti a chiudere entrambi gli occhi sul mancato rispetto dei diritti umani in Cina, pur di avere accesso ad un mercato di oltre 1 miliardo di consumatori.

La censura cinese è talmente potente che riesce ad allungare le sue ombre perfino n casa nostra. Nessun paese libero ha il coraggio di denunciare ufficialmente le violazioni dei diritti umani in Cina; tutti sembrano camminare sulle uova quando ne parlano, per non urtare la sensibilità del governo cinese e compromettere ricchi rapporti commerciali. Stiamo barattando i diritti essenziali del popolo cinese in cambio di scarpe e borsette a basso costo e della possibilità di vendere qualche fuoriserie un più.

Non dimentichiamo che la Cina è lo stesso paese che nel 1989 ha marciato con i carri armati contro i propri studenti.

Approfondimenti: Human Rights in China