Internet

Censura: in Italia come in Cina

È difficile da credere ma anche in Italia si prospetta una situazione non dissimile da quello che sta avvenendo in Cina (1, 2, 3). I dettagli della storia potete trovarli sul blog di Beppe Grillo. In poche parole, esistevano due siti internet italiani che spiegavano come fare per vedere le partite di calcio in diretta collegandosi ad alcuni server cinesi. Questi siti sono stati oscurati dalla magistratura italiana, a seguito di una denuncia di Sky, perché spiegavano come vedere le partite a sbafo. Ma la cosa veramente preoccupante è la richiesta avanzata ai provider italiani di bloccare il traffico internet verso la Cina. E se qualcuno sposta quei server in Russia o in qualche altra nazione cosa accadrà, oscureremo via via tutto il mondo?
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Posted by meta    Date: Thursday, February 2, 2006

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ADSL senza Telecom

Qualche settimana fa mi sono imbattuto in un banner che puntava ad un indirizzo molto invitante: www.notelecom.it. Ovviamente ho cliccato sul banner e così ho scoperto che esiste la possibilità di avere l’ADSL senza dover pagare la tassa a strisce rosse, ossia il canone base di Telecom Italia. Ho approfondito l’argomento e ho scoperto che ci sono anche altri fornitori di ADSL Telecom-free; cito ad esempio NGI.
Troppo bello per poter durare.
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Posted by meta    Date: Saturday, January 28, 2006

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Censura in Cina: ora Google

Anche Google ha deciso di cedere alle pressioni del governo Cinese e inserire un meccanismo di censura sui risultati delle ricerche. Nel caso di Google la situazione è meno desolante rispetto agli altri; infatti, nelle pagine dei risultati delle ricerche apparirà un testo che indica che un particolare risultato è stato censurato. Sicuramente meglio dell’oscuramento di Blog operato da Microsoft o dei beep che Skype ha inserito su alcuni termini vietati; nel caso di Google il pubblico sarà almeno a cosciente di subire censura. L’alternativa per Google era di non cedere alle pressioni e in tal caso la censura sarebbe stata operata in via selettiva dal firewall nazionale cinese oppure il sito sarebbe stato completamente oscurato all’interno del territorio cinese.
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Posted by meta    Date: Wednesday, January 25, 2006

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Ancora censura in Cina

Skype Solo qualche giorno fa la notizia della censura da parte del governo Cinese di Wikipedia. Ora ci risiamo di nuovo; stavolta è Skype ad aver “venduto l’anima al diavolo”. Come riportato su TGCom, “spaventati dalla possibilità di perdere uno dei più ricchi e promettenti bacini d’utenza della Rete, i vertici di Skype hanno deciso di filtrare in Cina le parole considerate ‘politicamente scorrette’ dal governo.”. Anche per Skype il profumo dei soldi è più importante dei diritti essenziali dell’uomo.
Viene da chiedersi se riusciremo ad accorgerci in tempo dei pericoli e delle conseguenze nefaste di questi comportamenti.

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Posted by meta    Date: Friday, January 20, 2006

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I Cinesi censurano anche Wikipedia

È di qualche giorno fa la notizia che le autorità cinesi hanno bloccato l’accesso a Wikipedia. Giusto alcuni giorni prima, Microsoft aveva chiuso il blog di un dissidente cinese. Secondo alcune fonti, la decisione sarebbe partita dai vertici di Microsoft per “rispettare le leggi cinesi”. La vera motivazione è che Microsoft, come pure tutte le aziende e i governi del resto del mondo, sono disposti a chiudere entrambi gli occhi sul mancato rispetto dei diritti umani in Cina, pur di avere accesso ad un mercato di oltre 1 miliardo di consumatori.
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Posted by meta    Date: Friday, January 13, 2006

Categories: Attualità, Internet

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Gratuita e autorevole

Un recente studio condotto dalla rivista Nature ha messo a confronto alcuni articoli di carattere scientifico tratti da Wikipedia e Britannica, rivelando che il numero di errori contenuti per articolo è paragonabile. Ma mentre Britannica rende disponibili gratuitamente solo una parte dei contenuti, Wikipedia è completamente gratuita.
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Posted by meta    Date: Saturday, December 17, 2005

Categories: Internet

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