Questa sera, su Striscia la Notizia è andato in onda un interessante servizio; in un supermercato di Torino è possibile acquistare detersivi “alla spina”. Un distributore automatico permette di acquistare detergente per i piatti, detersivo per bucato e ammorbidente senza dover ogni volta comprare il flacone in plastica. Questo permette non solo di risparmiare sul costo di acquisto, ma evita di produrre spazzatura ad ogni acquisto. C’è un precedente a Napoli, come segnalato su Napolisenzamunnezza.
A questo punto, cosa aspettano gli altri punti vendita? E cosa aspettano i grandi marchi quali Henkel, Procter&Gamble, Reckitt Benckiser, ecc.?
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Saturday, December 13, 2008
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Ambiente
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Se il buon Gesù aveva lasciato meravigliati i presenti con la sua moltiplicazione dei pani e dei pesci, il nostro sistema sanitario non ha voluto essere da meno e si è prodigato in una moltiplicazione dei posti letto semplicemente miracolosa. Read more…
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Sunday, March 2, 2008
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Attualità, Salute
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Siamo alle solite: il petrolio ha superato abbondantemente i 100 dollari al barile e contemporaneamente l’euro si è rafforzato sul dollaro, superando nettamente quota 1.50. Senza perdere un istante, le compagnie petrolifere hanno ritoccato (modo simpatico per dire aumentato) i prezzi di benzina e gasolio alla pompa. Si pongono subito due domande: Read more…
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Thursday, February 28, 2008
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Attualità, Economia & Finanza
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Dal blog di ASPO-Italia apprendiamo di un progetto durato 4 anni che ha coinvolto diversi enti di ricerca e aziende europee. Il risultato della ricerca è stato un miglioramento di efficienza delle turbine di circa 0.3%-0.5%. Sembra irrisiorio, ma per una turbina da 50MW questo si traduce in circa 200.000 euro all’anno di risparmio, ai prezzi attuali del gas. Inoltre, la soluzione trovata è ripetibile scientificamente e applicabile alle turbine attuali.
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Monday, February 25, 2008
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Energia
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L’articolo è ormai vecchio e ci sono finito quasi per caso ma sembra molto interessante. Un ingegnere italiano ed una biologa statunitense hanno perfezionato un processo di produzione di bioetanolo a partire da sostanze vegetali utilizzando batteri geneticamente modificati. Il processo finora conosciuto utilizza batteri presenti in natura e l’efficienza del ciclo produttivo è bassa; si produce poco etanolo e bisogna partire da vegetali costosi (tipicamente cereali). Questo lo rende poco vantaggioso in termini economici e compete con la produzione di alimenti.
Usando organismi geneticamente modificati, è possibile partire da qualsiasi vegetale, perfino da quelli presenti nei rifiuti solidi urbani, e viene prodotta una maggiore quantità di etanolo. Read more…
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Friday, October 12, 2007
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Energia
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Un team del Vector State Scientific Center of Virology and Biotechnology in Russia ha annunciato la realizzazione di un vaccino contro il virus HIV. Il vaccino saebbe in grado sia di prevenire l’infezione sia di distruggere cellule già infettate.
Se anche i test clinici dovessero dare esito positivo, potremmo davvero essere ad un punto di svolta nella lotta all’AIDS.
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Sunday, July 29, 2007
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Salute
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Tata Motors, la principale casa automobilistica indiana, si appresta a produrre e vendere una serie di city car alimentate ad aria compressa. La vettura sarà realizzata in materiali ultraleggeri e fibra di vetro e le varie parti saranno incollate, anziché saldate. Il motore dovrebbe avere un costo operativo di circa un euro per 100 Km e il cambio d’olio avverrebbe ogni 50.000 Km. L’autonomia del veicolo dovrebbe raggiungere i 200-300 Km con un pieno di aria compressa che costerebbe circa 1,5 Euro. La velocità massima stimata sarà di 60-70 miglia orarie e le emissioni in marcia saranno ovviamente nulle. Il progetto del motore è di una piccola azienda con base in Francia (MDI) che detiene vari brevetti sul motore e Tataè stata una delle prime a licenziare il brevetto e avviare la produzione industriale.
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Wednesday, March 21, 2007
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Ambiente, Energia
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Il governo australiano ha deciso di mettere al bando le tradizionali lampade ad incadescenza. Introducendo nuovi standard di efficienza, le lampade tradizionali non saranno in grado di rispettarle e l’effetto sarà una graduale eliminazione delle vecchie lampade in favore di sistemi più efficienti. Attualmente, l’unica tecnologia in grado di sopravvivere alle nuove normative sembra essere quella delle lampade al neon.
La transizione comporterà un costo iniziale dovuto all’acquisto da parte di tutti gli utilizzatori australiani delle nuove lampade, che hanno un costo superiore a quelle ad incadescenza. Tale maggior costo verrà però ampiamente ripagato dalla bolletta elettrica più leggera; e soprattutto non va dimenticato il fattore ambientale: minore consumo vuol dire minore inquinamento dell’aria che si respira, oltre che minore spesa.
Si tratta di una iniziativa semplice e dagli effetti sicuramente positivi che già era stata discussa su questo blog. Se qualcosa dovesse andare male, non sara difficile ristabilire i vecchi standard e riammettere sul mercato le lampade tradizionali.
E gli altri governi del mondo, cosa aspettano? E soprattutto cosa aspetta il nostro governo che viene sostenuto da una schiera di verdi e ambientalisti? O dobbiamo supporre che siano solo presunti tali?
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Wednesday, February 28, 2007
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Ambiente, Energia
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Un gruppo di ricerca dell’Università della California a Berkeley sta lavorando su un nuovo sistema di generazione di energia elettrica direttamente a partire da fonti di calore. Attualmente, il metodo più usato per la produzione di energia elettrica consiste nel bruciare combustibili per produrre vapore che muove turbine che a loro volta azionano generatori elettrici. Tutti questi passaggi comportano perdite di efficienza, al punto tale che ogni watt di energia elettrica prodotta richiede 3 watt di energia termica; i rimanenti 2 watt sono restituiti all’ambiente sotto forma di calore residuo.
Il metodo messo a punto dal gruppo di Berkeley sfrutta un principio già noto ma non richiede materiali rari e difficili da lavorare, come accade per le applicazioni odierne. L’utilizzo di processi produttivi economicamente vantaggiosi potrebbe permettere lo sfruttamento di quella grande quantità di energia residua che oggi viene dispersa nell’ambiente. Un obiettivo simile, ma con approccio tecnologico diverso era stato già intrapreso da BMW qualche tempo fa.
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Monday, February 19, 2007
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Energia
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La notizia ormai è su tutti i giornali, on-line e non: Corriere della Sera, il Giornale, Repubblica, l’Unità . Le note stonate sono essenzialmente 2:
- il calcio è uno spettacolo che interessa solo alcuni; io, ad esempio, non seguo il calcio e come me molte altre persone. Gli stipendi delle forze dell’ordine che presidiano gli stadi vengono pagati da tutti noi contribuenti. Non si capisce secondo quale logica dobbiamo pagare tutti per uno spettacolo, o almeno tale dovrebbe essere, fruito da alcuni;
- negli ultimi tempi, l’imperativo categorico dei delinquenti che vanno allo stadio nonè più pestiamo quelli dell’altra squadra ma pestiamo gli sbirri.
E allora la soluzione che sembra più logica è quella di togliere le forze dell’ordine dagli stadi. I delinquenti non avrebbero il soggetto contro cui scatenare la loro violenza, le casse dello Stato risparmierebbero molti soldi e soprattutto la salute delle nostre forze dell’ordine non verrebbe messa a repentaglio per motivi così futili. Ma tutto questo va fatto subito; dal prossimo turno devono essere le società calcistiche le sole responsabili dell’ordine pubblico all’interno degli stadi. Risparmiateci per favore le cabine di regia, i coordinamenti tra le istituzioni coinvolte e i vertici di esperti.
O diamo ai nostri uomini la possibilità di difendersi, oppure è meglio toglierli da questi pericoli; non esiste una terza via.
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Saturday, February 3, 2007
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Attualità
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