Risparmiare in bolletta senza standby

Uno studio recente indica che l’energia sprecata dalle apparecchiature elettriche lasciate in standby non è affatto trascurabile. La soluzione di imporre per legge l’abolizione della modalità standby sulle apparecchiature porterebbe sicuramente ad un aumento dei prezzi; sarebbe necessario un modello diverso, da vendere solo sui pochi mercati che vietano lo standby e quindi non si avrebbero i risparmi delle economie di scala. In ultima analisi, pagherebbero i consumatori subito per poi avere un risparmio in bolletta.

L’Agenzia Internazionale per l’Energia ha promosso una iniziativa globale chiamata “One Watt Plan” che si prefigge di ridurre il consumo in standby delle apparecchiature elettriche di nuova fabbricazione al massimo a 1 Watt. Questo permetterà un taglio consistente del consumo, e quindi delle emissioni inquinanti, delle apparecchiature lasciate in standby.

Ma fino a quando tutti i produttori non avranno aderito a questa iniziativa, dobbiamo arrangiarci come possibile.

Proviamo a fare qualche piccolo conto: dalla ultima bolletta Enel deduco che 1 KWh costa circa 15 centesimi di Euro. Mediamente, la potenza assorbita dalle apparecchiature lasciate in standby si aggira intorno ai 4 Watt ciscuna. Se ipotizziamo 10 apparecchi in ogni casa che rimangono in standby per 20 ore al giorno, otteniamo un consumo giornaliero pari a:

10 * 4W * 20h = 800Wh

Su base mensile fanno 24KWh pari ad un costo di circa 3.60 Euro. Sulla bolletta bimestrale arriviamo a 7.20 Euro, ossia circa il 5%-10% di una bolletta tipica.

A noi la scelta: da una parte la comodità di accendere il televisore direttamente dal telecomando, senza doversi alzare dalla poltrona, dall’altra un risparmio economico significativo e un piccolo contributo a ridurre l’inquinamento.

Volendo fare un lavoro più scientifico e metodico, è possibile acquistare uno di quegli apparecchi in grado di misurare i consumi elettrici. Si tratta di uno strumento simile al contatore Enel che permette di misurare con precisione il consumo di un singolo apparato. Ne potete trovare uno ad un prezzo ragionevole su D-Mail. Con uno di questi strumenti è possibile misurare con precisione il consumo di ogni singolo elettrodomestico in standby e decidere se e come intervenire.
Sempre usando questo misuratore sarebbe bene stimare il consumo annuo di frigoriferi, congelatori, condizionatori, lavatrici, lavastoviglie; se si tratta di macchine di vecchia generazione, il loro consumo elettrico in uno o due anni è di solito sufficiente a ripagare l’acquisto di un nuovo elettrodomestico a basso consumo, i cosiddetti elettrodomestici “classe A”.

Riferimenti: Slashdot 1 e 2, BBC