ITER va avanti

Un incontro a Bruxelles tenutosi in questi giorni ha sancito l’avvio della costruzione del reattore a fusione ITER (1, 2, 3). L’impianto verrà costruito a Cadarache, in Francia, secondo quando stabilito in una riunione tenutasi nel 2005. Il costo del progetto di ricerca è circa 10 miliardi di Euro, secondo per costo solo alla stazione spaziale internazionale. Il progetto vede coinvolti Unione Europea, Stati Uniti, Giappone, Russia, Cina, India e Corea del Sud. Se il reattore sperimentale darà i risultati sperati, entro il 2040 verrà costruita una centrale elettrica dimostrativa basata su un reattore a fusione.

Si tratta di un progetto colossale e del quale nessuno oggi può essere certo della riuscita. Alcuni sostengono che è assolutamente folle dedicare tante risorse ad un progetto dagli esiti incerti; altri ritengono che vale la pena correre il rischio, visto che in caso di successo avremmo accesso ad una quantità enorme di energia quasi pulita. Infatti, i reattori a fusione producono scorie radioattive ma in quantità ridotta e con tempi di dimezzamento molto inferiori rispetto alle centrali nucleari tradizionali.

Riferimenti: Slashdot 1, 2, BBC