Nuove scoperte sui danni del fumo

Che il fumo sia dannoso è noto da tempo; è altresi noto che è dannoso per il feto durante il suo sviluppo nel grembo materno e per tale motivo le gestanti vegono caldamente dissuase dal fumare. Per le più irriducibili viene impiegato un cerotto a base di nicotina che evita alla madre di fumare e quindi assumere e trasferire al feto pericolose sostanze che provocano gravi problemi allo sviluppo fisico del feto. Un recente studio dell’Università della California a Irvine ha stabilito che anche la nicotina è altrettanto pericolosa, provocando seri problemi neuro-cognitivi nel feto. Dunque, anche il cerotto alla nicotina va assolutamente evitato.

Era noto che i bambini nati da madri fumatrici avevano problemi cognitivi legati all’ascolto. Tramite una serie di esperimenti su topi è stato possibile determinare che è proprio la nicotina a provocare questi problemi. La nicotina nel periodo prenatale provoca danni al sistema nervoso centrale che in età successiva impediscono di capire un discorso in un ambiente rumoroso o di distinguere suoni simili. Il problema non è uditivo, in quanto i segnali nervosi arrivano al cervello, ma piuttosto di attenzione; gli individui esposti alla nicotina in età prenatale non sono in grado di focalizzare l’attenzione sui suoni e da essi estrapolare un messaggio o un significato.
A fronte di questo risultato, i ricercatori sono ora impegnati a capire se la nicotima in età prenatale possa averegli stessi effetti su altri processi cognitivi, quali ad esempio quelli legati alla vista.

Riferimenti: ScienceDaily