Pannelli solari ultrasottili
Un gruppo di ricercatori Sudafricani ha messo a punto un processo produttivo per la produzione di una pellicola fotovoltaica dello spessore di soli 5 micron (lo spessore di un capello umano è di circa 20 micron, le celle fotovoltaiche al silicio hanno uno spessore di 350 micron). Il ridotto spessore rende possibile la realizzazione di pannelli fotovltaici flessibili e quindi facilmente adattabili ad ogni superfice. Ma la vera innovazione è nel basso costo per Kwh di questi nuovi pannelli; sono realizzati con una lega metallica relativamente facile da produrre e sono in grado di generare in 1-2 anni l’energia impiegata per fabbricarli. La durata prevista dei pannelli è di circa 15-20 anni. Alla fine del ciclo di vita, i materiali sono riciclabili e riutilizzabili per produrre pannelli fotovoltaici freschi.
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Mazda RX8 ibrida benzina-idrogeno
Mazda ha ricevuto l’autorizzazione dal governo giapponese per concedere in affitto le prime Mazda RX8 Hydrogen RE . Le consegne avranno inizio a partire dalla fine del mese di marzo e le prime due RX8 saranno consegnate ad alcuni partner strategici. Le vetture consegnate saranno in numero ridotto, dell’ordine della decina, e andranno a enti governativi e aziende del settore energetico. Si tratta di un esperimento di portata limitata ma che comunque mostra lo sforzo dei costruttori giapponesi per ridurre la dipendenza da petrolio nel settore dei trasporti.
La vettura sarà equipaggiata con un motore rotativo in grado di bruciare sia idrogeno che benzina; il cambio di carburabte avviene semplicemente premendo un pulsante all’interno dell’abitacolo. Le prestazioni con l’idrogeno sono inferiori rispetto al funzionamento a benzina: minore potenza e coppia, autonomia limitata; inoltre, il serbatoio dell’idrogeno lavora ad alta pressione e costituisce quindi un punto critico per la sicurezza e il rifornimento.
In ogni caso, si tratta di un significativo passo in avanti che segue il lavoro iniziato dalla Toyota con la Prius.
Bioetanolo per la polizia inglese
CSMonitor riporta la notizia di un progetto pilota in Gran Bretagna consitente nel dotare la polizia locale di auto alimentate a bioetanolo. Il carburante viene prodotto utilizzato il surplus di produzione di grano e per le aziende agricole coinvolte rappresenta una vera manna dal cielo; la produzione di frumento, che oggi ha margini bassissimi, torna ad essere di nuovo redditizia. Ovviamente il costo del carburante così prodotto è molto più alto della benzina ottenuta da petrolio ma abbatte le emissioni di gas serra di circa due terzi.
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Il più grande impianto fotovoltaico
Powered by Renewables, ha annunciato che realizzeràin Nevada l’impianto fotovoltaico più grande al mondo. Il nuovo impianto avràuna potenza di 18 megawatt e strapperàla palma di più grande impianto al mondo alla Germania, dove è situato un impianto da 10MW. L’energia ottenuta saràutilizzata dall’esercito americano nell’ottica di ridurre la dipendenza energetica da stati esteri.
Se anche i militari cominciano a muoversi, è segno che il problema energetico comincia ad essere sentito anche dai governi; è vero che si parte da applicazioni militari ma da qualche parte bisogna pur partire.
Il fatto sorprendente è che l’attuale più grande impianto fotovoltaico si trovi in Germana, paese notoriamente poco illuminato dal sole; sicuramente meno illuminato delle nostre regioni meridionali e insulari. Lo stesso impianto, collocato nelle nostre regioni meridionali, avrebbe avuto un rendimento sicuramente superiore, grazie alla migliore latitudine e alle migliori condizioni meteo. E invece in Italia si continua a fare i salti mortali per far bastare il gas che la Russia ogni giorno decide di darci, secondo le sue esigenze e in barba ai contratti in essere.
Risparmiare in bolletta senza standby
Uno studio recente indica che l’energia sprecata dalle apparecchiature elettriche lasciate in standby non è affatto trascurabile. La soluzione di imporre per legge l’abolizione della modalitàstandby sulle apparecchiature porterebbe sicuramente ad un aumento dei prezzi; sarebbe necessario un modello diverso, da vendere solo sui pochi mercati che vietano lo standby e quindi non si avrebbero i risparmi delle economie di scala. In ultima analisi, pagherebbero i consumatori subito per poi avere un risparmio in bolletta.
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Svezia libera dal petrolio nel 2020
Un’obiettivo sicuramente ambizioso e forse impossibile da raggiungere entro la data stimata; l’Islanda infatti ha piani analoghi ma prevede il 2050 come data di indipendenza dal petrolio. In ogni caso l’obiettivo è raggiungibile e giàoggi la Svezia ha compiuto molti passi verso questa direzione. Infatti, circa il 50% del fabbisogno energetico viene coperto da centrali nucleari.
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Tokamak made in China
I Cinesi non finiscono mai di stupire e stavolta si apprestano a realizzare un tokamak al costo stimato di circa 37 milioni di dollari. Gli altri tokamak presenti nel mondo sono costati circa 15-20 volte di più.
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Energia dai gradienti termici marini
Una promettente tecnologia per la generazione di energia da fonti rinnovabili è quella messa a punto da una società statunitense, la Sea Solar Power, con sede in Pensylvania. Il principio di funzionamento è noto fin dal 1881 ed è opera di uno scienziato franccese, Jacques Arsene D’Arsonval; si tratta infatti di una pompa di calore che sfrutta il calore immagazzinato negli oceani.
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Ritorno al nucleare
Dopo la temporanea chiusura dei rubinetti del gas da parte della Russia, parlare di centrali nucleari in Europa non è più un tabu. The Christian Science Monitor riporta un articolo in cui viene riassunta la situazione attuale del nucleare in Europa e i prossimi sviluppi. La Francia si propone di realizzare un reattore nucleare di quarta generazione, più sicuro ed efficiente, entro il 2020.
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TIR a idrogeno
Una societàcanadese (CHEC Ltd) ha realizzato e commercializzato un sistema di alimentazione mista diesel-idrogeno per mezzi pesanti. L’idrogeno viene prodotto durante la marcia del veicolo e pertanto non necessita né di sofisticati impianti di purificazione, compressione e stoccaggio, né di fermate per rifornimento presso stazioni di servizio specifiche. Il risparmio di carburante fossile si aggira intorno al 10%.
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